Una diagnosi di DSA o ADHD può essere un primo passo per capire quali strumenti e risorse scolastiche sono necessarie al bambino. Proprio perché il suo percorso scolastico può essere più tortuoso rispetto a quello degli altri alunni, è bene considerare la possibilità di utilizzare delle misure educative e didattiche che prevedano strumenti compensativi e/o dispensativi.
Questi permetteranno agli studenti con DSA o ADHD di avere le stesse possibilità d’apprendimento degli altri bambini, di equilibrare il loro andamento scolastico altalenante e di raggiungere gli stessi obiettivi dei loro compagni.
Per quanto riguarda i DSA, esiste un’apposita legge (170/2010) che riconosce tali disturbi in ambito scolastico, promuovendo la tutela degli alunni, il loro diritto allo studio e il loro successo scolastico. È proprio l’articolo 5 che affronta la questione dei provvedimenti da adottare nei confronti di questi allievi. In particolare, esplicita l’esigenza di una didattica individualizzata e personalizzata, composta rispettivamente da attività di recupero per aiutare ad assimilare o potenziare alcune competenze e da strategie di studio alternative a quelle tradizionali per supportare l’apprendimento.
Relativamente all’ADHD, non esiste un’apposita legge che lo riconosca in ambito scolastico. Tuttavia, la Direttiva Ministeriale emanata il 27 dicembre 2012 ha voluto estendere le misure esplicitate dalla legge sui DSA anche ad altri disturbi con problematiche specifiche in assenza di disturbi intellettivi, come l’ADHD.
La macrocategoria pedagogica, che racchiude questi studenti con la necessità di una attenzione speciale all’interno del loro percorso scolastico, si identifica con l’acronimo BES (Bisogni Educativi Speciali). Questa non è, quindi, una categoria diagnostica, bensì una classificazione prettamente scolastica. In essa sono racchiuse tutte quelle condizioni che sfavoriscono il successo scolastico come:
- Disturbi evolutivi specifici (DSA, ADHD, Disprassia, deficit del linguaggio, autismo ecc.) certificati da professionisti sanitari. A tali alunni viene redatto un Piano Didattico Personalizzato (PDP);
- Disabilità motorie e cognitive (Disabilità intellettiva, motoria o sensoriale) certificata da professionisti sanitari. Tali studenti necessitano, invece, di un Piano Educativo Individualizzato (PEI);
- Svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale (non conoscenza della lingua e della cultura italiana, povertà e basso reddito, problematiche psicologiche derivanti da situazioni stressanti). Non è determinato da una diagnosi, ma deriva da una decisione della scuola. Per tali alunni può essere redatto, se ritenuto opportuno, un Piano Didattico Personalizzato (PDP).
Strumenti e risorse scolastiche per DSA e ADHD: il PDP
Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) è un documento di programmazione redatto dagli insegnanti che definisce gli interventi da applicare rispetto agli alunni con BES, ma senza disabilità. In esso si esplicitano gli accorgimenti da adottare per assicurare un percorso scolastico di qualità all’alunno (es. attività didattiche individualizzate e personalizzate, strumenti compensativi e misure dispensative, forme di valutazione ecc.).
Può essere temporaneo, ossia usato per un certo periodo di tempo fino a quando le difficoltà si risolvono, e può essere modificato ogni volta che si riscontri una modifica delle esigenze formative dell’alunno. Si declina a livello di contenuti da veicolare (cosa) e di metodologie da utilizzare (come), senza dimenticare le dimensioni trasversali (motivazione, abilità sociali e relazionali ecc.) che supportano l’apprendimento. La sua caratteristica chiave sta nel termine “personalizzato”, ossia “ritagliato” sulle caratteristiche, sui bisogni e sul profilo di funzionamento dell’alunno, tenendo conto dello specifico contesto-classe.
Strumenti e risorse scolastiche per DSA e ADHD: metodi di studio alternativi
L’apprendimento è un processo di cambiamento comportamentale in seguito ad un’esperienza. Tradizionalmente vengono considerate quattro modalità preferenziali per gestire le informazioni sensoriali provenienti dall’esterno:
- Visivo-verbale: la persona predilige vedere ciò che deve apprendere basandosi soprattutto sul linguaggio verbale (lettura e scrittura);
- Visivo-non verbale: la persona preferisce vedere ciò che deve apprendere basandosi, però, sul linguaggio non verbale (immagini, tabelle, disegni, grafici ecc.);
- Uditivo: la persona predilige ascoltare ciò che deve apprendere (lettura ad alta voce, dialogo con altri studenti, spiegazioni orali dell’insegnante ecc.);
- Cinestesico: la persona preferisce muoversi, entrare in contatto con gli oggetti, fare esperienze concrete per imparare (fare laboratori ed esperimenti, gesticolare mentre si studia, lavorare in gruppo ecc.)
Sebbene si stiano facendo dei passi in avanti, in Italia l’apprendimento è ancora molto basato sul canale visivo verbale. Una persona con DSA, però, ha difficoltà a decodificare l’informazione che passa da questa via, quindi, sarebbe opportuno prediligere quella visiva-non verbale oppure quella uditiva e cinestesica.
Lo stesso vale per l’alunno con ADHD, il quale si distrae facilmente e/o non riesce a stare seduto per troppo tempo. In questo caso, si potrebbe pensare di presentare il materiale didattico attraverso il canale cinestesico utilizzando attività di gruppo, attività manuali e concrete o serious games. Un’azione essenziale è anche quella di ridurre le distrazioni nell’ambiente, in modo tale da eliminare gli elementi che ostacolano l’apprendimento.
Strumenti e risorse scolastiche per DSA e ADHD: strumenti compensativi
Gli strumenti compensativi sono mezzi, digitali o cartacei, utili a controbilanciare le difficoltà dell’alunno con BES, riducendone gli effetti negativi. Sono volti all’acquisizione dell’autonomia, ma necessitano di una competenza d’uso. Affinché siano efficaci, quindi, la persona con BES deve imparare ad utilizzarli e integrarli nelle sue fasi d’apprendimento. Possiamo distinguerli in base alla loro funzione:
- Lettura: sintesi vocale (programma che trasforma il testo scritto digitalmente in testo ascoltato), scanner e tecnologia OCR (programma che converte il testo cartaceo scansionato in testo leggibile dalla sintesi vocale), audiolibri e e-book, libri ad alta leggibilità (libri con regole grafiche e font che facilitano la loro lettura);
- Scrittura: programmi di videoscrittura per compensare principalmente la disgrafia e funzioni di correzione grammaticale per la disortografia, sintesi vocale per riconoscere attraverso la lettura gli errori ortografici, riconoscitore vocale (programma di dettatura), programmi per annotazioni su file in formato .pdf;
- Calcolo: calcolatrici semplici, grafiche o parlanti, programmi con fogli di calcolo (es. Excel), programmi di supporto alla risoluzione di espressioni matematiche o algebriche (es. app come Photomath o siti come WolframAlpha).
- Studio: mappe mentali, concettuali e schemi, grafici, tabelle, formulari, registratori, calendari e programmi per l’organizzazione, flashcard digitali, dizionari, edugames ecc.
Strumenti e risorse scolastiche per DSA e ADHD: misure dispensative
Le misure dispensative riguardano tutte quelle attività, che possono essere evitate o eseguite differentemente dall’alunno con BES (ad esempio, concedendogli più tempo o una quantità ridotta di materiale da studiare). Questo dipende molto dalla gravità del disturbo, sul quale è possibile intervenire in modo dispensativo se si ritiene che alcune attività non migliorino il percorso d’apprendimento dello studente.
Ad esempio è possibile evitare:
- la lettura ad alta voce di brani eccessivamente lunghi;
- la scrittura in corsivo, in minuscolo o quella delle lingue straniere
- di prendere appunti a mano
- le prove a tempo limitato
- le interrogazioni a sorpresa e le verifiche scritte
In conclusione, ci sono diversi mezzi a disposizione per supportare i bambini con BES a scuola. Si tratta solo di capire quali sono i più adatti per le singole esigenze. C’è da sottolineare, inoltre, che il loro utilizzo non mira affatto ad avvantaggiare tali studenti rispetto ai compagni, quanto piuttosto a garantirgli le medesime opportunità d’apprendimento. Solo così si avrà l’occasione di creare un ambiente scolastico inclusivo ed equo.